Il VI° raggio del carcere milanese di San Vittore ospita detenuti che hanno commesso reati contro l’infanzia.
Hanno ucciso o violentato bambini. Il sesto raggio viene denominato “protetto” in quanto chi lo occupa è a rischio di vita per mano dei detenuti comuni che ritengono quegli abusi inaccettabili e da vendicare secondo un antico codice carcerario.
Chi è rinchiuso in questo raggio speciale non ha contatti con gli altri e anche l’ora d’aria si svolge in un cortile diviso e irraggiungibile dalle altre sezioni del carcere.